Legge regionale n.30 del 3 novembre 2016
“Norme in materia di riduzione dalle esposizioni alla radioattività naturale derivante dal gas Radon in ambiente chiuso”
Perdere l’orientamento è molto facile quando si è intrappolati in un ambiente così complicato e tortuoso fatto da corridoi che si intersecano tra loro in maniera confusionaria e ingannevole. Ma ogni labirinto ha il suo percorso giusto, basta saperlo trovare. Per questo possiamo trarre esempio dall’esperienza fatta da Teseo nel famoso e leggendario Labirinto di Cnosso. Attraverso un gomitolo rosso srotolato all’ingresso da Arianna, Teseo riuscì a raggiungere il Minotauro e a portare in salvo le sette fanciulle e i sette fanciulli atenesi seguendo la via che aveva segnato grazie al filo rosso.
Il Labirinto della Legge n.30 del 3 novembre 2016
Nell’imbattersi nella lettura della Legge Regionale n.30 del 3 novembre 2016 ci si sente come tutti i coraggiosi che, al tempo di Cnosso, vollero tentare di affrontare il famoso Labirinto di Cnosso ma ne rimasero intrappolati. Ma questa volta, possiamo diventare i nuovi Teseo ed Arianna, e riuscire a vincere la complessità di questa leggendaria architettura dell’antichità. Chiunque decide di addentrarsi in questa Legge è un piccolo Teseo che ha al suo fianco l’amata Arianna che, grazie al suo gomitolo, lo condurrà alla pieno concepimento di questa Legge, grazie ad una semplificazione del percorso, una semplificazione dei suoi contenuti.
Il Minotauro della Regione Puglia

Il Labirinto della Legge Regionale n.30 del 3 novembre 2016 è stato tessuto dalla Regione Puglia. Essa ha posto al suo centro non un Minotauro (per fortuna!) ma gli adempimenti da seguire per la corretta misurazione della concentrazione di gas Radon all’interno dei locali aperti al pubblico. Il motivo per cui Minosse costruì il complesso Labirinto a Creta fu quello di imporre sugli atenesi sconfitti la sua vittoria chiedendo loro il sacrificio di sette fanciulle e di sette fanciulli ogni 9 anni. Il motivo per cui la Regione Puglia ha imposto questa nuova Legge ai suoi abitanti, invece, è per tutelare la loro salute dagli effetti dannosi provocati dall’esposizione al gas Radon. Con i dati ottenuti, essa potrà redigere il Piano Regionale di prevenzione e riduzione dei rischi connessi all’esposizione a gas Radon.
Il Piano Regionale
Attraverso i dati ottenuti dal monitoraggio della concentrazione di gas Radon all’interno di tutti i locali aperti al pubblico, la Regione Puglia potrà stilare il Piano Regionale di prevenzione e riduzione dei rischi connessi all’esposizione al gas Radon in ambiente chiuso.
Questo Piano ha gli obiettivi di:
ottenere l’aggiornamento delle aree e l’individuazione degli edifici esistenti a rischio
definire i limiti di concentrazione del gas Radon per le diverse tipologie e destinazioni degli immobili e le soluzioni tecniche e costruttive da osservare nelle nuove edificazioni
realizzare una banca dati centralizzata delle misure del Radon, come supporto per iniziative di prevenzione
studio e monitoraggio sull’incidenza del gas Radon rispetto all’insorgenza di patologie
Chi può imbattersi in questo “labirinto”
La Regione Puglia ha redatto la Legge regionale n.30 del 3 novembre 2016 affinché fosse applicata in tutti gli ambienti chiusi ed aperti al pubblico del suo territorio.
In particolar modo, esistono due macro categorie:
nuove costruzioni
edifici esistenti
Nuove costruzioni

Per le nuove costruzioni il livello limite di riferimento per la concentrazione di attività di gas Radon in tutti i locali dell’immobile interessato, non può superare 300 Bq/m³. La misurazione deve avvenire mediante strumentazione passiva. Inoltre, sono da escludere dal monitoraggio i vani tecnici isolati o a servizio di impianti a rete.
Il progetto edilizio per le nuove costruzioni deve contenere i dati necessari a dimostrare la bassa probabilità di accumulo di Radon nei locali dell’edificio, ed in particolare una relazione tecnica dettagliata contenente:
indicazioni sulla tipologia del suolo e del sottosuolo
indicazione suoi materiali impiegati per la costruzione
soluzioni tecniche adeguate, idonee ad evitare l’accumulo di gas Radon nei diversi locali
Edifici esistenti

Per gli edifici esistenti la Legge Regionale n.30 del 3 novembre 2016 crea due distinte categorie, nonché edifici strategici e destinati all’istruzione, ed interrati, seminterrati e locali a piano terra aperti al pubblico.
edifici strategici (D.M. 14/01/2008) e destinati all’istruzione
Il livello limite di riferimento per la concentrazione di gas Radon in ambiente chiuso e in tutti i locali dell’immobile interessato non può superare i 300 Bq/m³interrati, seminterrati e locali a piano terra degli edifici diversi da quelli strategici e destinati all’istruzione ed aperti al pubblico
Il livello limite di concentrazione di gas Radon è di 300 Bq/m³. Sono esclusi dalla misurazione i vani tecnici isolati ed i residenziali. Inoltre, sono esentati dagli obblighi di misurazione i locali a piano terra con superficie non superiore a 20 m². Questo non può avvenire se, grazie ad un collegamento strutturale con altri locali non derivi il superamento del limite dimensionale previsto.
Come risolvere il Labirinto
Il Labirinto che la Legge Regionale n.30 del 3 Novembre 2016 raffigura è davvero complesso e pericoloso. Infatti, la sua mancata evasione mette a repentaglio la salute delle persone. Per poter affrontare questa avversità è necessario conoscere per bene l’intero Labirinto, in ogni suo angolo, e, magari, affrontarlo insieme ad un solido alleato.
La Legge Regionale è davvero complessa e questo può mettere a rischio il buon adempimento dei suoi obblighi, causando una sbagliata misurazione della concentrazione di gas Radon.
Per questo, se vuoi ricevere maggiori informazioni e scoprire come superare nel modo più semplice e sicuro possibile tutti gli adempimenti richiesti dalla Legge Regionale, CLICCA sul pulsante qui in basso e accedi subito alla serie di video che abbiamo preparato per te, all’interno dei quali scoprirai precisamente cosa fare per essere in regola con la normativa, come determinare il numero di dosimetri necessari per svolgere una corretta misurazione nel tuo locale e dove posizionarli.
TESTIMONIANZE

Radon Puglia ha rappresentato per me la soluzione adatta per adempiere agli obblighi della Legge Regionale: professionalità, cortesia e serietà ci hanno accompagnato durante questo percorso insieme.

Appena ho conosciuto questa Legge e i suoi obblighi di cui anche io ero soggetto, mi sono mobilitato a cercare singolarmente ognuna delle figure professionali necessarie per svolgere questa attività. Ma poi, le migliori, le ho ritrovate tutte in un’unica soluzione: sceglierei Radon Puglia ancora e ancora.

I contenuti della Legge Regionale n.30 per me hanno smesso di essere una preoccupazione appena ho affidato l’espletamento di tali adempimenti a Radon Puglia. Hanno eseguito tutto loro, io non ho dovuto pensare a niente! Davvero un servizio “chiavi in mano” unico e completo
ORARI D’UFFICIO
Lunedì – Venerdì |
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Mattina | 9:00 – 12:00 |
Pomeriggio | 15:00 – 19:00 |
+39 080-969-8489
DOVE SIAMO
I NOSTRI VALORI
Affiancare i nostri clienti nel tutelare la propria salute attraverso soluzioni reali e complete per misurare la concentrazione del Gas Radon all’interno dei propri ambienti di vita quotidiana.
Una Puglia più consapevole, dove la salute viene tutelata e la concentrazione di Gas Radon presente all’interno degli edifici sia residenziali che lavorativi, non rappresenti mai più un problema per la gente.
Una soluzione reale e completa al problema Radon in Puglia, attraverso un servizio di misurazione della concentrazione del Gas Radon, “Chiavi in Mano”, per il quale possiamo garantire la massima correttezza nella valutazione e certificare che siano stati rispettati tutti i criteri stabiliti dalla legge.
Abbiamo bisogno di persone brave, non solo di brave persone.
Che tu creda di farcela o di non farcela avrai comunque ragione.
Henry Ford